Gli immigrati, una scintilla di innovazione per l’Italia

Facciamo il caso che domani incontrate uno che vuole sparare ai clandestini prima che sbarchino sulle nostre coste. O anche solo fermarli con un blocco navale. Oppure, più comunemente, uno che abbia una umanissima paura, e che li veda come una disgrazia. Insomma, uno che diversamente da voi non abbia capito che gli immigrati sono un piccolo problema logistico da risolvere se ti chiami Italia e insieme una grande benedizione per un paese vecchio e stanco come il nostro.

Quelli che oggi ci appaiono come un popolo lacero e disperato, sono in realtà potenzialmente unascintilla di innovazione. Come lo furono in Silicon Valley dove indiani e cinesi, quando India e Cina erano ancora quasi terzo mondo, hanno giocato un ruolo fondamentale nel boom tecnologico. Perché chi si lascia tutto alle spalle per cercare fortuna ha fame non solo di pane ma di vita. E ha coraggio. Sono affamati e sono pazzi, direbbe Steve Jobs (che è figlio di un siriano, come Jeff Bezos ha origini cubane e Sergey Brin russe e Jerry Yang taiwanesi e…).

Ecco, non ci crederete, voi che avete il futuro negli occhi, ma ci sono italiani che non lo capiscono. E queste persone non le convincerete mai con la mozione degli affetti, la pietà umana o con il ricordo dei nostri trenta milioni di emigranti. Parlategli invece di soldi. Ditegli che gli immigrati già oggi pagano le pensioni ai nostri genitori e ai nostri nonni. Non è uno slogan, è un fatto. Ditegli che senza stranieri già oggi l’Italia resterebbe senza almeno la metà di pescatori, muratori, tate, colf, camionisti, raccoglitori, conciatori, addetti ai rifiuti: si tratta di tutti quei lavori che noi non facciamo più perché la fatica è inversamente proporzionale al guadagno, e visto che il guadagno è minimo, immaginate la fatica quanta può essere. Ditegli che fra dieci anni in Italia ci saranno 5 milioni di ultraottantenni e molti avranno bisogno di una badante: ci manderanno le loro figlie?

Ditegli insomma che se davvero sono dannatamente egoisti e vogliono fare solo il sacrosanto interesse dell’Italia, allora gli conviene far finta di essere generosi e tendere la mano a chi arriva. Si sentiranno dire “grazie”, ma se saremo capaci di accoglierli e integrarli, i disperati di oggi, siamo noi che presto dovremo ringraziarli.

P.s.: Per sapere quanto sono importanti per noi e per l’Italia gli immigrati consiglio “Grazie – Ecco perché senza gli immigrati saremmo perduti”, il libro (edito da Chiarelettere) del giornalista di Repubblica Riccardo Staglianò.

 

Fonte Wired (maggio 2011) http://mag.wired.it/rivista/login/2011/05/04/gli-immigrati-una-scintilla-di-innovazione-per-l-italia-login.html

Ottimizzare mysql per un sistema con 256MByte di ram

Alcuni appunti su come ho ottimizzato mysql sul mio miniserverino domestico debian con 256MByte di ram

Modificare /etc/mysql/my.cnf e modificare come segue:

skip-innodb                       # Disabilita il supporto a innodb
query_cache_limit       = 1M      # Valore da 1M a 4M, abbassare se swappa
query_cache_size        = 8M      # Rapporto tra quantità di ram e 16 (256MB/16), il valore calcolare sarebbe stato 16 ma io l'ho comunque abbassato

Ho fatto riferimento alla guida riportata qui sotto dove vengono spiegati molti altri parametri da cambiare. Io cambiando i tre valori qui sopra sono riuscito a dimezzare l’utilizzo della ram, da 100MB circa, a 48MB.

http://www.valent-blog.eu/2009/02/16/ottimizzazione-di-mysql/

Transmageddon: programma per conversione file video

Ancora qualche appunto per ricordarmi di questo programma, transmageddon, quasi un coltellino svizzero per la conversione di filmati da un formato a l’altro.


Attualmente supporta e seguenti container/encoder audio-video:

* Containers:

  • Ogg
  • Matroska
  • AVI
  • MPEG TS
  • flv
  • QuickTime
  • MPEG4
  • 3GPP
  • MXT

* Audio encoders:

  • Vorbis
  • FLAC
  • MP3
  • AAC
  • AC3
  • Speex
  • Celt

* Video encoders:

  • Theora
  • Dirac
  • H264
  • MPEG2
  • MPEG4/DivX5
  • xvid
  • DNxHD

 

Su ubuntu 10.10 è possibile eseguire l’installazione con un semplice

sudo apt-get install transmageddon

Gmail: backup con getmail

Prendendo spunto da http://www.mattcutts.com/blog/backup-gmail-in-linux-with-getmail/ riporto alcune note su come ho implementato il backup del mio account gmail sul mio mini server Debian 5 Lenny:

Su Gmail, andando in “Impostazioni / Inoltro e Pop/IMAP” , abilitare il permesso per scaricare la posta tramite protocollo POP e impostare che i messaggi non vengano cancellati dopo il download.

Da root, installare getmail:

apt-get install getmail4

Creare la directory che conterrà la configurazione di getmail:

mkdir ~/.getmail

Creare la directory che conterrà il backup e le directory dedicate al formato Maildir con il quale verranno salvate le mail:

mkdir ~/gmail-archive
mkdir ~/gmail-archive/tmp ~/gmail-archive/new ~/gmail-archive/cur

Creare il file di configurazione ~/.getmail/getmail.gmail e inserire il seguente la seguente contenuto:

[retriever]
type = SimplePOP3SSLRetriever
server = pop.gmail.com
username = username@gmail.com
password = passwordgmail
 
[destination]
type = Maildir
path = ~/gmail-archive/
 
[options]
# print messages about each action (verbose = 2)
# Other options:
# 0 prints only warnings and errors
# 1 prints messages about retrieving and deleting messages only
verbose = 2
message_log = ~/.getmail/gmail.log

A questo punto è possibile fare il download delle mail con il seguente comando:

getmail -r ~/.getmail/getmail.gmail

Siccome Google limita il download a poche mail per connessione, il comando andrà ripetuto fin quando non saranno state scaricate tutte le mail. Io ho realizzato lo script backup_gmail.sh, riportato di seguito, che automatizza tale processo:

#!/bin/sh
while true; do
  echo "##### `date` #### Backup messaggi gmail"
  getmail -r /home/david/.getmail/getmail.gmail | grep "  0 messages (0 bytes) retrieved" 1> /dev/null
  if [ $? == 0 ]; then
    break;
  fi
  sleep 10
done

Lo script appena riportato potrà essere inserito nel crontab in modo da sincronizzare il backup nottetempo.

Joomla: integrare Joom!fish e xmap

Un piccolo appunto per integrare le nei sitemap generati da xmap le url multi-lingua gestite da Joom!fish:

Modificare l’url del sitemap generato da xmap inserendo la lingua con il parametro

lang=en

en sta per il nome della lunga, se avessi voluti generare il sitemap per le pagine in italiano avrei dovuto mettere it.

Un esempio:

http://www.fromvenicetowine.it/index.php?option=com_xmap&lang=it&sitemap=1&view=xml

Joomla: LoadModuleBetweenArticle plugin per visualizzare un modulo tra un articolo e l’altro

Qualche tempo fa ho avuto l’esigenza di visualizzare dei banner a rotazione fra un’articolo e l’altro del nel front-end di Joomla. Vedete un’esempio qui www.dodicesimouomo.net.

Per realizzare questa caratteristica ho deciso di utilizzare il modulo wdbanners_variant (lo trovate qui http://www.lejubila.net/2011/02/joomla-wdbanner-variant-v-1-1-modulo-per-banner-a-rotazione/), il problema era visualizzarlo tra un articolo e l’altro. A tale proposito ho realizzato il plugin LoadModuleBetweenArticle che serve appunto per posizionare i moduli assegnati ad una posizione fittizia, tra un articolo e l’altro.
I parametri sopra visualizzati hanno il seguente significato:

  • Style: stile di visualizzazione del modulo
  • Articolo iniziale: posizione iniziale da dove iniziare a visualizzare i moduli. -1: prima del primo articolo; 1: dopo il primo articolo; 2: dopo il secondo articolo; 3: dopo il terzo articolo, ecc…
  • Articoli da saltare: indica quanti articoli saltare prima di visualizzare il successivo banner, per esempio inserendo il valore 1 verrà saltato un articolo e quindi il modulo verrà visualizzato ogni due articoli
  • Posizione modulo 1, 2, 3 …. : nome dei della posizione del modulo/i da visualizzare

Per chi interessa è possibile scaricare il plug in da qui

plg_loadmodule_between_article.zip