Giocare a Frets on Fire con controller Guitar Heroe 3 su Ubuntu 11.04

Alcuni appunti ripresi da HowTo: Frets on Fire with Wii Guitar – Ubuntu Forums e adattati a Ubunti 11.04 per configurare il controller Guitar Hero 3 e giorcare a Frets on Fire:

E’ necessario il seguente materiale:

  • Un Wiimote
  • Un controller Guitar Heroe III
  • Una interfaccia bluetooth da collegare al nostro pc

Di seguito i passi da seguire:

Installare i seguenti pacchetti:

sudo apt-get install libbluetooth3 bluez-utils original-awk bison flex libbluetooth-dev autoconf mouseemu

Installare i driver per il wiimote:

sudo apt-get install libcwiid1 libcwiid1-dev lswm wmgui wminput

Adesso lanciando il seguente comando il wiimote dovrebbe essere già pronto per funzionare come mouse:

sudo wminput

Adesso creiamo un profilo di configurazione per il controller Guitar Heroe creando il file gh3 con il seguente comando

sudo gedit /etc/cwiid/wminput/gh3

e inseriamo dentro il file le seguenti istruzioni

# Wii Guitar profile for Frets on Fire
Classic.Down=KEY_ENTER #Strum
Classic.Dpad.X = ABS_X
Classic.Dpad.Y = ABS_Y
Classic.LStick.X = ABS_HAT0X
Classic.LStick.Y = ABS_HAT0Y
Classic.RStick.X = ABS_HAT1X
Classic.RStick.Y = ABS_HAT1Y
Classic.A = KEY_F1 #First Fret starting at top of wiiguitar
Classic.B = KEY_F2 #Second Fret
Classic.X = KEY_F3 #Third Fret
Classic.Y = KEY_F4 #Forth Fret
Classic.Minus = BTN_SELECT
Classic.Plus = BTN_START
Classic.Home = BTN_MODE
Classic.L = BTN_TL
Classic.R = BTN_TR
Classic.ZL = KEY_F5 #Fifth Fret
Classic.ZR = BTN_TR2

A questo punto lanciare lanciamo questo comando con il wiimote collegato al controller Guitar Hero e premiamo i tasti 1+2 del wiimote quando richiesto:

sudo wminput -c /etc/cwiid/wminput/gh3

Ora possiamo avviare Frets on Fiere e se tutto è andato a buon fine dovremmo potere giocare con la nostra chitarra.

lftp: problema di timeout

Uso abitualmente lftp, come ho descritto in Backup di siti ftp con lftp, per eseguire il backup giornaliero di alcuni miei siti.

Recentemente mi è successo che lftp mi si connettesse normalmente ma andasse in timeout nel momento che doveva eseguire il download. Ho risolto il problema inserendo il seguente settaggio prima di impartire qualsiasi altro comando a lftp:

set ftp:ssl-allow no

Per maggiori informazioni a riguardo consultate lftp :- directory listing fails due to firewall. | SupportSages, dove ho trovato la soluzione al problema.

html2pop3: scaricare la posta utilizzando una connessione di un provider diverso da quello della posta elettronica

Alcuni provider impediscono di scaricare la posta tramite protocollo pop3 dalle mailbox che offrono per i propri utenti se non collegandosi esclusivamente con l’adsl del fornitore stesso. La posta rimane comunque consultabile via webmail.

Per risolvere il problema esistono alcune utility che funzionano da proxy  e si frappongono tra la webmail del provider e il protocollo pop3 utilizzato dal client di posta.

Uno di queste utility html2pop3 che ho sostituito al posto di FreePops in quanto quest’ultimo non funzionava utilizzandolo con un account su virgilio.it.

Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale: http://www.baccan.it/index.php?sezione=html2pop3

Mysql: replica circolare master-master

Alcuni appunti presi http://www.azns.it/2011/04/13/due-server-mysql-in-replica-circolare-master-master/ per configurare un mysql in replica circolare master-master in modo da scalare.

Configurazione server 1:

/etc/mysql/conf.d/replica.cnf
[mysqld]
bind-address			= 0.0.0.0
server-id                       = 10
auto_increment_increment        = 10
auto_increment_offset           = 1
master-host                     = server2.dominio.local
master-user                     = replicauser
master-password                 = replicapass
log_bin				= /var/log/mysql/mysql-bin.log
binlog_ignore_db		= mysql

Configurazione server 2:

/etc/mysql/conf.d/replica.cnf
[mysqld]
bind-address			= 0.0.0.0
server-id                       = 20
auto_increment_increment        = 10
auto_increment_offset           = 2
master-host                     = server1.dominio.local
master-user                     = replicauser
master-password                 = replicapass
log_bin				= /var/log/mysql/mysql-bin.log
binlog_ignore_db		= mysql

Riavviare mysql su entrambi i server e impartire il seguente comando da console:

CREATE USER 'replicauser'@'%.san.local' IDENTIFIED BY 'replicapass';
GRANT replication slave ON *.* TO 'replicauser'@'%.dominio.local';
START slave;
SHOW slave STATUS\G;

Gli immigrati, una scintilla di innovazione per l’Italia

Facciamo il caso che domani incontrate uno che vuole sparare ai clandestini prima che sbarchino sulle nostre coste. O anche solo fermarli con un blocco navale. Oppure, più comunemente, uno che abbia una umanissima paura, e che li veda come una disgrazia. Insomma, uno che diversamente da voi non abbia capito che gli immigrati sono un piccolo problema logistico da risolvere se ti chiami Italia e insieme una grande benedizione per un paese vecchio e stanco come il nostro.

Quelli che oggi ci appaiono come un popolo lacero e disperato, sono in realtà potenzialmente unascintilla di innovazione. Come lo furono in Silicon Valley dove indiani e cinesi, quando India e Cina erano ancora quasi terzo mondo, hanno giocato un ruolo fondamentale nel boom tecnologico. Perché chi si lascia tutto alle spalle per cercare fortuna ha fame non solo di pane ma di vita. E ha coraggio. Sono affamati e sono pazzi, direbbe Steve Jobs (che è figlio di un siriano, come Jeff Bezos ha origini cubane e Sergey Brin russe e Jerry Yang taiwanesi e…).

Ecco, non ci crederete, voi che avete il futuro negli occhi, ma ci sono italiani che non lo capiscono. E queste persone non le convincerete mai con la mozione degli affetti, la pietà umana o con il ricordo dei nostri trenta milioni di emigranti. Parlategli invece di soldi. Ditegli che gli immigrati già oggi pagano le pensioni ai nostri genitori e ai nostri nonni. Non è uno slogan, è un fatto. Ditegli che senza stranieri già oggi l’Italia resterebbe senza almeno la metà di pescatori, muratori, tate, colf, camionisti, raccoglitori, conciatori, addetti ai rifiuti: si tratta di tutti quei lavori che noi non facciamo più perché la fatica è inversamente proporzionale al guadagno, e visto che il guadagno è minimo, immaginate la fatica quanta può essere. Ditegli che fra dieci anni in Italia ci saranno 5 milioni di ultraottantenni e molti avranno bisogno di una badante: ci manderanno le loro figlie?

Ditegli insomma che se davvero sono dannatamente egoisti e vogliono fare solo il sacrosanto interesse dell’Italia, allora gli conviene far finta di essere generosi e tendere la mano a chi arriva. Si sentiranno dire “grazie”, ma se saremo capaci di accoglierli e integrarli, i disperati di oggi, siamo noi che presto dovremo ringraziarli.

P.s.: Per sapere quanto sono importanti per noi e per l’Italia gli immigrati consiglio “Grazie – Ecco perché senza gli immigrati saremmo perduti”, il libro (edito da Chiarelettere) del giornalista di Repubblica Riccardo Staglianò.

 

Fonte Wired (maggio 2011) http://mag.wired.it/rivista/login/2011/05/04/gli-immigrati-una-scintilla-di-innovazione-per-l-italia-login.html