inserita le gestione dei lock per evitare sovrapposizioni di schedulazioni
inserita funzionalità di cleanup al boot (rimozione eventuali lock files)
migliorata l’integrazione con drv_rainsensorqty, poiché quest’ultimo non solo gestisce l’evento pioggia secondo i criteri di piGarden, ma registra anche ogni singolo movimento della vaschetta
inserita l’irrigazione progressiva che si riduce in base alla quantità di pioggia precipitata, se questa non è sufficiente per determinare l’evento pioggia
NOTE IMPORTANTI versione 0.3.3:
con questa versione le valvole vengono indicate con EV# anziché con EV#_ALIAS (es. EV1 vs EV1_ALIAS)
per poter utilizzare la nuova versione è necessario cancellare a mano dal file /etc/piGarden.sched le occorrenze di “_ALIAS”; in alternativa è possibile cancellare il file e ricostituire le schedulazioni con i comandi di seguito indicati.
il nuovo file per impedire l’irrigazione, al fine di verificare il funzionamento dello schedulatore, è: /home/pi/piGardenSched/include/TEST
piGardenSched
piGardenSched.sh e’ un’alternativa all’attuale schedulatore di piGarden.
E’ stato scritto dall’amico Andrea, il quale vedendo nell’attuale gestione di piGarden alcune limitazioni, ha deciso di creare un nuovo sistema di pianificazione delle irrigazioni.
Uno dei principali vantaggi di piGardenSched è quello di poter programmare l’apertura di una EV senza una schedulazione di apertura e una di chiusura, ma semplicemente indicando l’orario di partenza, il tempo di azione da eseguire e la ricorrenza.
Sono in oltre presenti funzioni avanzate come quella di potere impostare in un’unica schedulazioni l’irrigazione sequenziale di più elettrovalvole.
Lascio ora la parola ad Andrea, il quale vi spiegherà nel dettaglio come funziona piGardenSched.
In questi anni stanno sempre più prendendo piede i sistemi domotici in particolare homeassistant (hass), un software open source già citato in questo blog, che permette di creare un vero impianto domotico di casa. Ci sono alcuni modi per installarlo, esiste pure una immagine già pronta da flashare sul raspberry ma questa soluzione non è certo l’ideale se volete che condivida l’installazione con piGarden; quindi dovremmo procedere manualmente. La seguente guida è una libera traduzione dell’originale in inglese il cui riferimento lo trovate in fondo all’articolo. La guida descriverà come configurare un ambiente virtuale phyton su cui far girare homeassistant per poi renderlo avviabile al boot, oltre a come tenerlo aggiornato.
I moduli Sonoff sono in pratica dei relè gestibili tramite wifi. L’installazione originale prevede l’utilizzo di un server di terze parti per la gestione da remoto ma risulta spesso inaffidabile e pone problemi di sicurezza. Da questo è nato il progetto Tasmota, ovvero un firmware alternativo che permette di superare questi limiti, andando ben oltre. Di seguito vederemo come poterlo installare.
In questa pagina sono raggruppate le immagini dei vostri progetti basati su piGarden. Se vi fa piacere mostrare anche la vostra realizzazione, lasciate un commento e vi contatterò in privato.
Iniziamo con la realizzazione di @Christian, che ha aggiunto un display touch al suo Raspberry in modo da avere piGardenWeb integrato direttamente nella centralina.
Potete farlo anche voi leggendo la guida scritta personalmente da lui.
In queste alte immagini @Tommaso ci mostra il work in progress del suo lavoro:
Salve a tutti, con la versione 0.5.9, piGarden aggiunge il supporto per pubblicare verso un broker mqtt il proprio stato allo scaturire dei vari eventi.
In questo modo potremo monitorare lo stato di piGarden da eventuali subscribe mqtt gestiti da altri software, come per esempio Home Assistant.
Recentemente alcuni utilizzatori di piGarden mi hanno fatto presente che le api di Wunderground, usate per il controllo online delle condizioni meteo, non sono più utilizzabili liberamente ma bensì deve essere stipulato un abbonamento a pagamento per poterne fare uso.
Ho preso spunto da questa situazione per implementare, anche per il controllo delle condizioni meteo online, l’utilizzo di un sotto-sistema che fa uso di driver appositamente scritti, similmente a come già fatto per altre componenti.
Con questa versione ho quindi introdotto, oltre al driver per interfacciarsi con le api di Wunderground, anche quello per utilizzare OpenWeatherMap che attualmente mette a disposizione delle api gratuite.
Con la versione 0.5.5 di piGarden è stato aggiunto il nuovo driver “remote”. L’utilizzo di questo driver permette di implementare una configurazione master/slave, dove avremo una installazione piGarden master che controllerà le zone configurate su altre installazioni piGarden slave.
Per esempio potremo avere da gestire due giardini disposti a diversi metri l’uno da l’altro. In questa situazione potrebbe diventare difficile utilizzare un unico Raspberry Pi su cui collegare tutte le elettrovalvole, magari proprio per la distanza dei due giardini, oppure perché le elettrovalvole da gestire sono troppe.
PiGarden (il software che permette di trasformare il vostro Raspberry Pi in una centralina di irrigazione) dalla version 0.5.1 ha acquistato la gestione eventi: adesso sarà possibile fare eseguire i vostri script allo scaturire degli eventi innescati da piGarden. Per esempio sarà possibile eseguire l’invio di una mail all’apertura di un’elettrovalvola durante l’avvio dell’irrigazione, oppure sarà possibile non fare partire l’irrigazione in base a controlli che potrete inserire in un vostro script personalizzato. Ma andiamo con ordine e vediamo esattamente come funzione il tutto.
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